Con la project room dedicata a Mats Bergquist, artista svedese che ha svolto nei decenni una ricerca pittorica- ambientale di profonda liricità, Marignana Arte intende proporre una attenta selezione della sua opera recente, mettendo in dialogo elementi plastici con installazioni pittoriche ambientali, dove la tensione del monocromo alla tridimensionalità si fa portavoce di un valore metafisico, che è proprio dell’oggetto plasmato dall’artista, medium tra la materia e il pensiero.
Bergquist elabora infatti opere dove la lenta stratificazione dei materiali crea superfici assorbenti e rilucenti, esaltate dalle forme concave e convesse, dalle increspature esatte e dalle profonde rientranze della superficie, resa così epidermica membrana in stringente relazione con la parete che la ospita e con lo sguardo che la scruta.
Come suggerisce il titolo, il progetto suggerisce l’emersione di infinite gradazioni della luce, esaltate dalla nerezza delle opere esposte: vibranti e cangianti oggetti che traspirano luminosità, grazie alla sapiente maestria dell’artista che, attraverso una raffinata conoscenza dei materiali, sperimenta la preziosità del marmo, la malleabilità delle terre fino al diafano encausto, infondendo a ogni lavoro una valenza archetipica e icastica: così suggeriscono i titoli delle sue opere, dalla composizione di lavori quadrati, aggettanti e rientranti a creare shapes parietali, quali Siah e Ayiasma 2, alle metafisiche Darume, uova-custodi del potere originario della scultura; dal Monocromo interrotto, elaborazione concettuale sulla plasticità del monocolore, al Concavo Convesso, che sin dal titolo enucleano una delle direzioni del lavoro plastico-visuale dell’artista.
Un lavoro che ha radici antiche, e che inevitabilmente affonda nelle suggestioni della terra di Bergquist: luogo mitico dove la potenza della natura si esprime in ampi spazi, brume dense, bagliori biancastri, in una purezza di visioni che è specchio rarefatto di una profonda comunione con le cose. Una natura che si fa presenza mitica, plasmatrice della conoscenza dell’uomo: Mats Bergquist per la project room di Marignana Arte ne sceglie il lato più misterico e silenzioso, profondo e imperscrutabile, se non attraverso l’intima comunione con l’opera, mediatrice di esperienza fisica e spirituale: queste le suggestioni che saprà emanare il linguaggio di Bergquist, traducendosi in forze/forme plastiche di oscura potenza.
In questo senso, il percorso della project room dialoga con l’opera Wintersaga esposta nella successiva What Whalls Want: dove, coerentemente con il tema espositivo, il lavoro dell’artista svedese diventa parete-schermo lattiginoso, etereo, testimone di una esperienza vissuta e drammatica. L’opera di Bergquist ha questo potere: di assorbire le tracce del vissuto, in un’astrazione che vela e rivela il profondo segreto dell’uomo, traducendosi in forze/forme plastiche di oscura potenza.